Jude Bellingham il ragazzo d’oro

Nessuno pensava che oggi un ragazzo di 20 anni che è arrivato l’anno scorso proveniente dal Borussia Dortmund, sarebbe il miglior giocatore della squadra più importante al mondo. 

Questo è il caso di Jude Bellingham con il Real Madrid, che nella presente stagione ha segnato 17 reti e 5 assist in 23 partite con la maglia “merengue”.

Il successo del ragazzo d’oro è in gran parte grazie a Carlo Ancelotti che ha creato un contesto favorevole per il inglese, così spiegheremo un po ‘l’esito di Jude con il Real Madrid.

Modulo speciale 

Con l’uscita di Benzema, Ancelotti ha dovuto pensare una nuova forma per poter cambiare l’idea principale della squadra. Qui è dove entra il cambio del modulo. Parlare di moduli nel calcio non è così corretto però può aiutare a capire di più il caso Bellingham.

L’anno scorso il Madrid giocava con 3 centrocampisti e 3 attaccanti nel classico 4-3-3. La figura di Benzema era molto importante nella costruzione della giocata perché era un giocatore che usciva dalla zona centrale e che faceva queste recezione alle spalle delle centrocampiste rivali e anche era il partner ideale per un giocatore con le caratteristiche di Vinicius jr.

Modulo dell'anno scorso

Modulo dell’anno scorso

Adesso con l’arrivo di Bellingham, Ancelotti ha dovuto cambiare l’organizzazione spaziale dei giocatori nel campo, cambiando al 4-4-2 a rombo. Con Jude Bellingham come il pezzo principale, giocando dietro due punte come Vinicius Jr e Rodrygo, dove il inglese può sfruttare le sue qualità.

Bellingham è un giocatore fisicamente molto verticale però con la qualità di “enganche”, con mentalità di un attaccante ma con lo spirito di un trequartista. A differenza di Vinicius, sa giocare meglio di spalle alla porta e girandosi. 

Ragione per la quale il ruolo di trequartista è il collegamento ideale in una squadra che ha giocatori molto tecnici nelle prime due linee di gioco però in attacco è molto dinamico. 

Senzo del gol

La caratteristica più importante che ha linglese come giocatore è il senso del gol, questa è la ragione per la quale il Real Madrid ha speso 103 milioni. Devo dire che nessuno si aspettava che attualmente sarebbe il miglior marcatore della La Liga con 13 reti e il secondo nella Champions League.

Avere «senso del gol” per me è una cosa con la quale se nasce, non si può imparare. Il 40% dei gol di Bellingham lo ha fatto arrivando all’area come un centravanti, perché lui inizia la giocata dietro a Vinicius e Rodrygo ma la finisce davanti a loro.

Si può vedere nel suo heatmap come Belligoal si muove di più nell’ultimo terzo del campo (zona nel heat map dove è arancione) ma in area non fa molto tocchi di palla perché lui arriva semplicemente per finire l’azione.

Il timing del Inglese in area è molto preciso, nella Liga lui ha segnato 13, e il suo XG (Expected Goals) è di 7,14. Questa statistica parla della probabilità che ha una giocata di finire in gol.

Secondo i xg, Bellingham doveva avere 7 gol, invece ha segnato il doppio dei gol previsti.

Partner ideali

Negli ultimi anni lo stile di gioco del Real Madrid è cambiato un po ‘, facendo un gioco più diretto. Specialmente con l’arrivo di Vinicius Jr, un giocatore che gli ha dato verticalità alla squadra. 

Però Ancelotti ha aggiunto questo senso della verticalità senza perdere la capacità tecnica, creando così questo Madrid 2.0.

Il Real Madrid è una squadra che sa essere verticalmente senza perdere il senso di qualità. Rodrygo, Vinicius Jr, Eduardo Camavinga, Aruelien Tchuameni, Federico Valverde, etc. Sono giocatori che gli danno verticalità al gioco, in cambio Toni Kroos e Luka Modric sono i direttori d’orchestra della squadra.

Ma Jude Bellingham è il mix ideale tra verticalità, pausa è qualità. Per questo si è potuto adattare così bene a questa squadra, anche perché è il pezzo che mancava alla squadra per completarsi.

Non so come finirà questa storia, ma in questo momento tutto è felicità. Il Bernabeu lo sa e per questo canta “hey jude” sempre che il numero 5 segna.